I Lacrimosa sono un duo composto dal tedesco Tilo Wolff, leader e principale compositore del gruppo, e dalla finlandese Anne Nurmi, sua moglie. Attualmente si sono stabiliti in Svizzera.
I Lacrimosa sono un duo composto dal tedesco Tilo Wolff, leader e principale compositore del gruppo, e dalla finlandese Anne Nurmi, sua moglie. Attualmente si sono stabiliti in Svizzera.
La musica dei Lacrimosa, nei primi album era accostabile al genere darkwave o più precisamente gothic. L’evoluzione musicale dei Lacrimosa potrebbe essere così riassunta: dopo aver iniziato con lo stile minimale, dark lento e dominato da tastiere e pianoforti in Angst ed Einsamkeit, hanno lentamente dato un pò più spazio alla componente rock mettendo maggiormente in rilievo anche la chitarra e il basso (come in Satura ed Inferno), in un crescendo tale da raggiungere il picco in Stille, l’ album con influenze anche metal. Da quel momento inizia una nuova fase musicale: infatti la band cambierà totalmente direzione spostando l’attenzione dalle chitarre verso una forma musicale sinfonica e classica, estremamente evidente in Elodia e Fassade dove gran parte degli elementi orchestrali sono suonati dalla London Symphony Orchestra. Le loro composizioni fondono un suono tipicamente lirico, usando strumenti orchestrali come violino e tromba e con accorgimenti gothic. In Echos dove lo stile musicale è per certi versi più vicino alla definizione di musica classica rispetto agli ambiti rock i quali, in questo album, fanno solo da contorno. Certe composizioni interamente strumentali sono accostabili come genere alla musica classica. Infatti sono lontani dall’essere brevi intro od outro. Sono invece vere e proprie tracce che possono superare anche i dieci minuti di durata.(per esempio Kyrie). La loro evoluzione musicale, nel corso degli anni, li ha comunque condotti a mutare notevolmente il tipo di strumentazione di cui si servono.
I testi dei Lacrimosa sono scritti quasi esclusivamente in tedesco, anche se a partire dall’album del 1995, Inferno, ogni disco comprende una o due canzoni in inglese,solitamente scritte da Anne Nurmi. Si sono serviti anche del finlandese nell’introduzione parlata di due pezzi (Schakal nell’Lp Inferno e The turning point nell’Lp Elodia) e in una bonus track presente nell’edizione speciale a tiratura limitata dell’Lp Fassade. I loro testi trattano principalmente i temi della solitudine, della malinconia, della disperazione e dell’amore.
A fine Marzo 2009 è uscito il nuovo lavoro Sehnsucht, album dove la componenete classica rimane importante ,ma rincominciano a acquistare più rilievo il basso e le chitarre, come in una delle loro fasi passate.
Il primo album dei Lacrimosa Angst è un’opera molto dark, che propone un approccio musicale piuttosto minimale in cui dominano le tastiere. La voce di Wolff si produce in un canto dai toni depressi, che talvolta sembra scivolare in una delirante follia. Nel successivo album, Einsamkeit, nonostante la musica sia sempre estremamente lenta e basata su tastiere e pianoforti, iniziano a sentirsi sprazzi isolati di chitarra elettrica e basso. In questo primo periodo della loro carriera, i temi esplorati per mezzo della musica e dei testi hanno un carattere molto tetro: la paura, la solitudine, la sensazione di fragilità, la morte, il senso di non-esistenza, la natura illusoria dell’amore e l’impossibilità di trovarlo popolano le loro liriche.
In questa fase si ritrovan sempre le stesse preoccupate tematiche, ma di tanto in tanto, in mezzo a questa deprimente cornice, comincia a comparire qualche sprazzo isolato di luce. Musicalmente parlando, da Satura in poi inizia la fase è caratterizzata dall’introduzione più stabile nel sound di chitarre elettriche e basso, elementi rock che lentamente vengono sempre più messi in risalto.
Questa evoluzione ha il suo picco in Stille ,un album dove l’asse portante della loro musica diventano il basso e la chitarra elettrica, accompagnati e sostenuti da un pomposo arrangiamento di archi ed orchestra classica, sviluppando un tipo di sonorità che in questo disco li avvicina vagamente anche al metal sinfonico di gruppi come i Therion. Per quanto riguarda le tematiche, l’enfasi depressiva fino ad allora posta sul lato più oscuro dell’animo umano viene messa in secondo piano, dato che su Stille figurano numerosi pezzi dal tono incoraggiante. Si puo’ dire che questo, rispetto ai loro standard, è l’album più positivo e ottimista della band. In particolar modo Stolzes Herz (Cuore orgoglioso) e Die Strasse der Zeit (La Strada del Tempo) sono un’ode rispettivamente alla forza dell’individuo e della cultura. Die Strasse der Zeit descrive un viaggio attraverso le epoche storiche rovinate dalla guerra, dall’avidità e dalla stupidità, finché il protagonista trova conforto e speranza nella forza dell’antica cultura greca. È certamente un’immagine che ricorda più da vicino le visioni di Nietzsche che le malinconiche canzoni di Angst.
L’album successivo, Elodia, vede ridurre notevolmente il ruolo delle chitarre, rendendole sempre più marginali, mentre aumenta quello delle orchestrazioni classico-sinfoniche, stavolta eseguite in buona parte dalla London Symphony Orchestra. Concepito come un’opera suddivisa in tre parti, Elodia ruota intorno all’argomento più popolare della storia della musica: l’amore. Sono tuttavia ancora presenti vari elementi gotici, e i temi della perdita e della morte sono predominanti nell’ultima parte del lavoro, che si conclude comunque con una solenne dichiarazione di speranza.
Lo stile esibito in Elodia è ancora chiaramente presente nell’album del 2001 Fassade, che comprende una grande varietà di spunti musicali che vanno dalle aspre sonorità chitarristiche Liebesspiele, al dolce scorrere del suono delle tastiere in Senses, per finire con la sinfonica Fassade. Quest’ultima composizione, un brano in tre parti distinte inserite nell’album come traccia 1, 5 e 8 rispettivamente, rappresenta anche un nuovo cambiamento di tematiche da parte dei Lacrimosa, che traggono spunto dalle proprie emozioni personali per esprimere una critica della società moderna. Il pezzo termina tuttavia con un’esaltazione dell’individualità e il ritiro del protagonista fuori dalla società.
Echos è la testimonianza di una nuova evoluzione musicale: le chitarre e gli altri elementi rock sono sempre più marginali e diventano un semplice contorno, mentre diventa centrale il ruolo dell’orchestra classica. Gli arrangiamenti orchestrali e lo stile musicale deviano completamente da quelli che sono gli standard riscontrabili nella musica rock o metal contemporanea, e sono più vicini alla definizione di musica classica come si può chiaramente sentire nel primo brano dell’album, la lunga Kyrie – Overture. La musica di Echos mostra anche vaghe influenze di dark elettronio ed industriale, come è evidente nel brano Ein Hauch von Menschlihkeit (Un tocco di umanità), ma questi elementi sono anch’essi solo un contorno marginale rispetto alla base sinfonica. Complessivamente questo è un album più personale, più “classico” e tranquillo rispetto a quelli che l’hanno preceduto. Per quanto riguarda le tematiche, i cambiamenti sono meno rilevanti, dal momento che i Lacrimosa continuano ad esplorare l’amore e le emozioni ad esso associate, fornendo la loro interpretazione dal tocco tipicamente gotico.
Il nono album dei Lacrimosa, Lichtgestalt, mantiene ampiamente l’orientamento classico di Echos, ma cominciano a riaffiorare elementi passati tipici del rock. In particolare il primo brano, Sapphire, inizia come una canzone di tipo classico e lento ma, attorno alla metà dell’esecuzione vira improvvisamente verso un pezzo dalle sonorità metal dove Wolff cambia il registro del suo canto, trasformandolo per alcuni minuti in una sorta di irritato e acuto grugnito tipico del death metal, uno stile vocale che aveva accennato in passato nella canzone Copycat, contenuta nell’album Inferno, registrato dieci anni prima. Tutti gli altri brani mostrano un misto di tutti gli stili proposti dalla band nei dischi precedenti.
L’evoluzione musicale dei Lacrimosa potrebbe essere così riassunta: dopo aver iniziato con lo stile minimale, dark lento e dominato da tastiere e pianoforti in Angst ed Einsamkeit, hanno lentamente dato un pò più spazio alla componente rock mettendo maggiormente in rilievo anche la chitarra e il basso (come in Satura ed Inferno), in un crescendo tale da raggiungere il picco in Stille, l’ album con influenze anche metal. Da quel momento la band ha cambiato totalmente direzione spostando l’attenzione dalle chitarre verso una forma musicale sinfonica e classica, estremamente evidente in Elodia e Fassade. Alla fine Echos dà spazio ad una virata in una direzione più intimistica, realizzando un’originale fusione di modelli musicali di difficile classificazione. L’evoluzione dei Lacrimosa è stata sufficientemente lenta da poter chiaramente comprendere all’ascolto i legami tra un album, il suo predecessore e quello successivo.