Le dame vittoriane rilasciano questo cd dove convivono erotismo decadente -ottime in questo senso le vocals sempre sexy ed ammalianti- su battiti electro alla Blutengel di “Labyrinth” (le Tristesse del la lune prenderanno molto in tal senso sia dai Blutengel che dalle Diva Destruction!).
Già l’opener “Run cold” ha l’attrito da Gothic rock elettrificato e si stampa subito nella mente, mentre “Rewriting history” dopo l’incipit oscuro -ma sorpresa! Qua e la spuntano riff di chitarra!- e vocals sempre espressive, si candida come seconda hit delle nostre dame -che, diciamocelo, possiedono un look e un’estetica invidiabile e penso estremamente piacevole per l’occhio maschile….che sia tutto fascino naturale senza l’ausilio di photoshop??-
Il paragone con i Blutengel ci sta tutto, specie nella terza track -l’incipit “battito continuo” è ugualissimo a non so quante canzoni del “bello e dannato” Chris Pohl !!- ma nonostante questo, le due dive non cadono nel clonaggio a tutti i costi dei Blutengel -che diciamo la verità, ormai dominano nel bene e nel male come pietra di paragone tutto ciò che viene spacciato per “Electro Goth”…!- in quanto le vocals sono sempre abbastanza notevoli -a differenza delle coriste reclutate in “Labyrinth”!-….
“Electric Hair” è un’altra hit:
electro-catchy su suoni “sexy spettrali” e vocals da principessine tormentate e languide.
Il ritmo è più lento e conturbante ma rispetto a un altro gruppo “Blutengel addicted” come i Suicidal Romance, si nota una maggiore cura nei suoni d’atmosfera crepuscolare e notturna come in “Escape” -per fortuna le due dive non ci sparano beats a manetta!- che le avvicina ai L’Ame Immortelle -con i dovuti distingui- come in “Subterfuge” pervasa da un’aura drammatica e “interrotta”.
Aleggia anche qualche rimando impalpabile ai London After Midnight di “Psychomagnet” e qualche rimando alle Switchbalde Symphony di “3 calamities” anche se le dame rendono il tutto più teatrale e recitato.
“Screaming inside” delude un pò:
qui l’influenza dei Blutengel è palese, anche se rispetto alle song precedenti qui si è incattivito il sound con beats continui, serrati e adrenalitici, inframmezzati da “scosse acide”, snaturando però il sound sexy delle precedenti songs.
“Illusion hand” riprende l’atmosfera notturna -non è azzardato paragonare le Diva a delle The Vyllies in versione electro!- molto alla L’Ame Immortelle.
“Kiss the stars” è il sequel di “Rewriting history”: intro simil ambient, “gocce electro” qua e la e beat carezzevole; forse un pò tediosa con i suoi 4 minuti di durata.
“Safe with me” paga tributo ai l’Ame Immortelle, anche ai Lacrimosa, per la presenza di una “sinfonia classicheggiante” e nel complesso non è eccelsa perchè non molto coinvolgente anche se tecnicamente ineccepibile.
“Resoluton” chiude un buon cd, piacevole da ascoltare.. ma non aspettatevi un cd che farà furore anche tra 20 anni…sicuramente nel’immediato lo si può apprezzare per nottate languide e seducenti…..
Diva Destruction – Run Cold