Eccoci arrivati alla terza fatica di un gruppo molto amato dalla nostra webzine , i She Wants Revenge. Dopo il grandissimo successo ottenuto con i precedenti due album gli americani tornano con un disco un po’ diverso dal loro marchio originale , lasciando da parte le vaporose ed oscure inquietudini del passato strizzando l’occhio ad un rock melodico più caldo e sicuramente più sdolcinato.
Il primo singolo , dal titolo Must be the one dimostra quanto appena detto aggiungendo inoltre un altro carattere predominante di questo Valley Heart ovvero la sua anima visiva.
Il video del singolo in questione , già disponibile in rete , ci appare come un vero e proprio documentario.Girato direttamente da Justin Warfield , chitarrista e programmatore dei SWR, il video ritrae frammenti di vita quotidiana della North Hollywood e più precisamente di Warfield , piccolo paesino da dove proviene il gruppo.
A partecipare al video , oltre che i protagonisti Skaters ( il video è uscito in anteprima mondiale proprio su di un uno dei siti più famosi per gli skaters americani www.theberrics.com ) c’è anche una rediviva Deborah Foreman dimenticata star della pellicola del 1983 Valley Girl.
La musica in tutto questo non passa di certo inosservata. La traccia d’apertura Take The World riprende in toto le atmosfere depechmodiane presenti nei primi due dischi . Il valore cupo e malinconico rimane pressoché inalterato e si poggia egregiamente nei tappeti di tastiere sapientemente stesi dai SWR.
Con Kiss Me si da il via all’elemento sdolcinato del disco. Le impalcature che sorreggono il disco assumono caratteri sicuramente più caldi e nostalgici. In alcuni tratti sembrano avvicinarsi a quelli degli U2 , come avviene anche nel primo singolo Must Be The One ( soprattutto nella parte iniziale ). Nonostante il cambio di ingredienti l’opera appare sicuramente solida e compatta complice anche una certa bravura da parte del gruppo nell’amalgamare sonorità più rock a quelle più synth .
Up in flames mette da parte le tastiere assumendo caratteri sicuramente più rock ed energici . Tastiere che ritornano con forza nella malinconica Not Just a Girl , traccia strappalacrime del disco . Ibridi interessanti si susseguono che accarezzano il rock alternativo e l’indie più cupo nascondono comunque una certa propensione più sensibile alla parte oscura della musica ed alle asprezze più new wave anche se in questo disco sono meno percettibili che nei precedenti.
Little Stars sicuramente risulta una delle tracce più gradevoli di questo Valley Heart presentando ottimi connubi di chitarra e tastiere che poggiano lievemente su di una malinconia sempre presente e sempre molto marcata e che non termina fino alla fine del disco.Sicuramente un disco ben suonato nel quale non mancano momenti malinconici né tantomeno mancano quelli più d’impatto . Il suono nitido , compatto e rotondo lo rende liquido e scorrevole grazie anche alle ritmiche geometriche sapientemente calibrate. L’atmosfera che si respira appare più dilatata e trasognante grazie anche ai fraseggi di chitarra dal piglio più disteso.
Un apprezzamento va anche per le liriche dal gusto molto descrittivo e trascinante che spesso e volentieri prendono possesso della scena trasmettendo vaghe reminescenze ai Depeche Mode di Ultra . Un disco diverso ma pur sempre un buon disco , Influente anche il contesto scelto ovvero quello della propria terra che spesso e volentieri per ragioni di cuore trasmette nostalgia malinconia , sogni e lacrime.
Angel
She Wants Revenge – Valley Hear