Gli Stella Diana sono un Gruppo musicale formatosi a Napoli nel 1998. La loro musica si ispira alla new wave e soprattutto allo shoegaze. I testi, benché lontanissimi dalla tradizione cantautoriale, sono cantati in italiano.
Nati da Dario Torre e Giacomo Salzano rispettivamente chitarra/voce e basso che, dopo aver registrato con una drum machine, il primo demo su cassetta (che contiene già alcune canzoni come Anais e Sirena che ricompariranno negli anni successivi) stabilizzano in modo canonico la formazione con un vero batterista, registrando così altri due demo autoprodotti: il primo nel 1999 ed il secondo l’anno dopo. Di pari passo ci sono anche i primi primi live a Napoli e dintorni, con concerti di supporto a band quali Karate e Votiva lux.
Nel 2005, con l’ingresso nel gruppo di Raffaele Bocchetti come chitarra solista, arrivano le prime esibizioni ai live festival tra cui il Six Days Sonic Madness e il primo disco autoprodotto Luce al centro registrato presso lo studio Cantine Sonore in provincia di Napoli con l’aiuto di Palmiro Notizia alla batteria. Dopo vari cambi di batteristi e con l’ingresso di Massimo Delpezzo si giunge al primo lavoro ufficiale Supporto colore licenziato dalla Seahorse Recordings di Paolo Messere, mente dei Blessed Child Opera. Il disco, ottimamente recensito e considerato dalla critica specializzata è seguito da un lungo tour in Italia e all’estero.
Nel 2010, grazie all’interessamento della label catalana Siete señoritas gritando, la band registra a Barcellona il secondo lavoro, Gemini, che viene pubblicato solo in Spagna ad aprile dello stesso anno ricevendo lusinghieri apprezzamenti anche in terra iberica. Il gruppo comunque decide di pubblicare il disco anche nel proprio paese e l’opportunità arriva grazie all’interessamento della Happy/mopy, etichetta napoletana che licenzia Gemini in Italia nella primavera del 2011 prima digitalmente poi su cd. Anche in questo caso, ottimi sono i riscontri critici sia sul web che sulla carta stampata.
Ed è grazie a tutto questo che la band è ormai considerata una delle migliori realtà della musica alternativa indipendente italiana in ambito shoegaze[10]. Nel marzo del 2012, entra nella band il nuovo batterista Davide Fusco già membro dei succitati Blessed Child Opera e degli storici Trees, band di culto dark e new wave di Napoli, seguito poi in autunno dall’ingresso di Roberto Amato alle chitarre e ai synth, già attivo in diversi progetti musicali della scena alternativa campana tra cui Le Voci di Dentro, The Preston Tucker Project e Dagon Lorai.
È stato pubblicato, il 14 febbraio 2014, il nuovo album 41 61 93 , già definito uno dei migliori album di shoegaze prodotti in Italia. I numeri del titolo non sono null’altro che le coordinate della costellazione Gamma Velorum e tutto il lavoro è intriso di simboli numerici. La somma delle sei cifre dà sempre luogo ad un multiplo di tre così come i pezzi dell’album che sono nove che è multiplo di tre. Il gamma in copertina è identificato col numero tre in quanto è la terza lettera dell’alfabeto greco.