Darkitalia.it Intervista Riccardo Prencipe artista e creatore del mondo musicale ” Corde Oblique “.
Angel : Ciao Riccardo e benvenuto su Darkitalia.it
Riccardo : Un saluto a voi e grazie per avermi invitato.
Angel : Parto sparato sulla tua nuova fatica ” Stones of Naples ” che ho avuto la fortuna di “assaggiare” e dal quale sono rimasto molto impressionato. Il titolo riecheggia in me quello “Stones Of Venice” di Ruskin un tributo totale alla cultura ed agli eclettici costumi della decadente Venezia ” Stones of Naples ” inoltre fa riferimento all’omonimo libro di Caroline Bruzelius storica d’Arte affascinata e concentrata sull’architettura medioevale della città di Napoli. Cosa hai voluto rinchiudere in questo tuo nuovo mondo digitale ? Dal mio punto di vista il disco racchiude l’esplosione totale della tua “vena artistica “.ed ho notato un nuovo Riccardo Prencipe che si pone al centro di una suggestiva “architettura musicale”.
Riccardo : ti ringrazio, hai perfettamente centrato, si tratta di un titolo che ho dichiaratamente preso in prestito dal libro di una storica dell’architettura medievale che stimo molto. Il titolo sottolinea in parte quello che è il concept di fondo del disco: una serie di brani ispirati da quelli che reputo i luoghi pi๠rappresentativi della mia terra madre. Penso che in effetti si tratti del mio album pi๠maturo, oramai ho pienamente raggiunto i trent’anni, magari dipende anche da questo. à ˆ anche vero che la chitarra è molto presente nel disco, tuttavia forse quello che mi intriga di pi๠è scrivere brani per le voci che pi๠stimo. Lo trovo un esperimento che mi stimola di continuo, se riesco a tirare fuori il meglio da una voce scrivendo per lei un testo ed una melodia appropriati sono veramente soddisfatto.
Angel : Ammiro moltissimo la Prikosnovenie e so che è il tuo secondo disco che esce sotto la loro attenta supervisione. Purtroppo le etichette non prestano particolare attenzione ai gruppi musicali e soprattutto tendono a snobbare le compilation concentrandosi prettamente sull’aspetto materiale e sul Dio denaro. Fortunatamente nella profonda notte qualche bagliore notturno riesce sempre ad accendere una fioca luce. Come sono i tuoi rapporti con loro?
Riccardo : Ho ottimi rapporti con Frederic e soci, ringrazio in particolar modo Arno Pellerin, che ha curato le grafiche dell’album assecondando tutte le mie richieste con grande gentilezza. Esistono case discografiche che vogliono forzare la mano imponendo un loro “stile grafico”, l’intelligenza della Prikosnovenie è stata anche quella di capire che da parte mia c’era una volontà estetica assai ben determinata, inscindibile rispetto ai contenuti musicali. Si tratta inoltre di un’etichetta attivissima, che stampa almeno due compilation all’anno e che a mio parere vanta gruppi di qualità altissima, come: Irfan, Mediavolo, Pinknruby e Caprice. à ˆ inevitabile (quasi fisiologico) che nelle fasi acute di lavoro insorgano piccole discussioni, questo succede con qualsiasi etichetta e in qualsiasi ambito lavorativo, tuttavia per fortuna tutto è sempre stato risolto in modo saggio.
Angel : La tua musica afferra e graffia il passato. La tua arte è sempre alla ricerca di quelle sonorità un po’ sepolte dal tempo . Sicuramente riesci ad essere ” un presente del passato ” riuscendo totalmente a riportare frammenti di musica antica sotto nuove vesti e nuovi colori e sotto una nuova luce. Cos’è per te la musica , e come riesci ad infestare tue emozioni musicali con le tue passioni , i tuoi sogni e le tue speranze? Insomma come vive il quotidiano Riccardo?
Riccardo : Questo mio aspetto da “Giano bifronte” dipende ovviamente dalla venerazione estetica che nutro verso il passato, nel passato risiede ogni tipo di insegnamento possibile.Spero che la mia musica riesca a vestirsi di presente imparando dal passato. Sono sincero, attualmente vivo il quotidiano con una certa preoccupazione. Ho passato gli ultimi dieci anni della mia vita ad a comporre musica e a svolgere ricerche storico-artistiche, ora sono un po’ in difficoltà . Le strade che ho percorso sono assai in salita e non sempre portano a soluzioni di stabilità . Vengono momenti in cui sei veramente stanco, le parole delle persone ti incoraggiano, ma i problemi pratici restano, spero cambi qualcosa, ma in momenti come questi temo che non cambierà mai nulla.
Angel : Facendo un passo indietro in ” Visioni d’arte” smuove particolarmente la mia curiosità “Kaiowas”, una cover dei Sepoltura. Conosco molto bene quella traccia e quel disco. La scelta non mi sembra proprio casuale poichè nel ” Caos ” di un disco ” Death Metal ” sei riuscito a scovare la traccia pi๠melodica e pi๠acustica che personalmente ritengo allo stesso modo carica e devastante e che non ha niente da invidiare al resto del cd. La vena malinconica e sognante di Riccardo è presente anche in questa scelta musicale davvero originale e dai significati nascosti..
Riccardo : La tua osservazione è a dir poco calzante, penso che l’album Chaos A.D. abbia segnato una svolta nel Death Metal, arricchendolo di melodia e di cultura. La seconda cosa che mi preme sottolineare è che la distinzione di “generi” musicali è alquanto stupida, chiudersi ad un genere non ha senso, esistono gioielli indiscussi in ogni settore e spero che in piccola parte riproporre brani metal in chiave acustica serva a sottolinearne l’importanza anche a chi non digerisce bene quel genere. Conservo ancora gelosamente alcune E-mail di Andreas Kisser con parole assai gentili e incoraggianti, i grandi sono umili!
Angel : Dai Lupercalia sicuramente ne hai fatta di strada, Sei riuscito ad animare ed a dipingere in musica le tue esperienze ed i tuoi viaggi. La tua atmosfera fa sicuramente riferimento alla musica medioevale condotta e ” rimaneggiata ” dalla tua artistica tempra e dal presente . Potrei dire un eterno conflitto tra razionale ed irrazionale sempre musicalmente parlando. Dai Lupercalia quanto è cambiato Riccardo ? Quali eventi lo hanno maturato ? Il tuo viaggio in Provenza (non vorrei errare ma mi sembra nel 2004) lessi che ti aveva cambiato moltissimo¦ quali sono le esperienze recenti che hanno deviato la tua anima?
Riccardo : Diciamo che sono semplicemente cresciuto, i primi brani dei Lupercalia li ho composti tra i 16 e i 18 anni. Sono cambiate le mia papille gustative, il mio gusto sonoro, il mio senso estetico. Se scrivessi le stesse cose che scrivevo dieci anni fa forse non sarebbe una bella cosa. Crescendo si legge, si vive, ma soprattutto si viaggia.Vedo che sei informatissimo 🙂 si, nel 2004 ho fatto in effetti “il Viaggio” che mi ha cambiato la vita: Provenza e Parigi, tutto in macchina. Viaggiare in macchina ti dà un senso del viaggio impagabile, salire su un aereo per ritrovarsi catapultati in due ore al Louvre è diverso rispetto all’attesa del tempo, viaggiare per la Francia in autostrada ti dà la possibilità di fare tappe infinite e goderti le tantissime cattedrali romaniche e gotiche che vengono rigorosamente segnalate lungo la strada, ci si guadagna le cose in un modo pi๠bello, il senso dell’attesa è una cassa di risonanza che aumenta il volume delle sensazioni, è un peccato perderla, anche se spesso è necessario.Immagino poi che intensità dovevano assumere i lunghi pellegrinaggi che portavano i fedeli dalla Francia a Santiago de Compostela, un concentrato di emozioni forse difficilmente concepibile per noi che viviamo in un secolo che uccide le distanze.
Angel : Il Folk e l’Italia. Tralascio la mia vena polemica perchè ce ne sarebbero davvero delle belle da dire ma restando all’interno del tuo tumulo musicale so che hai viaggiato molto e che ti sei esibito nei pi๠disparati palcoscenici europei. Vuoi dirci la differenza tra noi e loro ? Come vivono la musica ? E come si è trovato Riccardo fuori dal suo “quadro napoletano “ mediterraneo “? Inoltre so che hai pubblicato il tuo disco solamente in Portogallo ed in Francia ma nonostante i limiti imposti sicuramente dalla tua etichetta la tua musica è riuscita lo stesso a sconfinare ed a raggiungere il resto dell’Europa , un punto a tuo favore ed alla tua musica che finalmente riesce ad avere il successo che merita
Riccardo : L’Italia è piena di grandi intelligenze, il problema è che queste intelligenze sono spesso misantrope, e questo è negativo. Le menti pensanti dovrebbero scendere dai loro piedistalli e cercare il contatto con chi è diverso da loro, andare ai concerti, frequentare gente disparata, questo è l’unico modo affinchè le menti non si estinguano, chi si isola purtroppo annichilisce, e soprattutto non dà nulla all’altro, restando chiuso in una forma di onanismo.La marcia in pi๠dell’estero è la curiosità verso le novità . Se ho avuto la fortuna di suonare in alcuni paesi europei non è di certo perchè là ¬ sono una star, ma è perchè loro sono disposti a investire su musica che reputano di qualità , non riesco a fare un concerto al centro-nord Italia da anni, e questo è veramente triste.Noi italiani siamo pigri, ci smuovono solo gli “eventi”, i nomi “grossi”, anche se poi è gente portata avanti da grossi uffici stampa, tutto cià ² è un po’ svilente.Una precisazione: le etichette che hanno pubblicato i miei album all’estero avevano ed hanno comunque una distribuzione su tutti gli altri paesi (quella attuale è Audioglobe).
Angel : So della tua storica amicizia con i componenti degli Argine e degli Ashram . Le loro emozioni tendono la mano alle tue e delle volte anche nelle loro canzoni si possono incontrare i tuoi stessi sogni e le tue stesse speranze. Tutti quanti portate avanti difendendolo con gli artigli il mondo mediterraneo , “l’Italia del sud ” la sua arte ed i suoi luoghi e costumi che la società Italiana tende spesso ad ignorare,. Ultimamente hai partecipato con loro all’Ethereal Folk Festival riscuotendo un grande successo . Avete in mente altri progetti insieme?
Riccardo : Penso che non ci sia cosa pi๠bella dell’amicizia e lo scambio tra gruppi di una stessa città che fanno un genere simile. Il fatto che tra di noi non ci siano invidie mi fa sentire la musica avulsa dai meccanismi che spesso, purtroppo, animano il mondo del lavoro. Suonare tutti assieme all’Ethereal Festival è stato davvero bello, siamo quattro bands che hanno inoltre un’audience decisamente buona, spero che qualcuno abbia la voglia e l’intraprendenza di organizzare questo festival anche pi๠lontano, la gente spesso mi chiede quando andrà ² a suonare nella loro città , purtroppo non dipende da me, paradossalmente se vogliono possono fare pi๠loro che io.Mi auguro che le collaborazioni tra i gruppi della scena napoletana continuino sempre. Tengo inoltre a ringraziare particolarmente una cantante che sta dando veramente molto ai nostri live e che ha anche cantato due brani nell’ultimo album, Claudia Sorvillo, l’entusiasmo delle persone con cui si collabora è un seme prezioso, ed è per me di grande aiuto. Corde Oblique è una macchina che ha tantissimi ingranaggi, ognuno è prezioso.
Angel : Donano arte e racchiudono in uno scrigno magnifico le tue emozioni sonore l’artwork e le fotografie . Quello che tra tutti balza ai miei occhi è sicuramente ” Respiri ” davvero affascinante. Dietro Riccardo posso dire di aver intravisto grandi artisti anche se dai ” piccoli ” nomi .. questo dimostra che la vera arte resta viva ” nella nicchia ” e basterebbe davvero usare ” veramente ” gli occhi od usare ” veramente ” le orecchie per scoprire la vera arte che il pi๠delle volte è vestita di semplice e popola la nostra vita quotidiana.
Riccardo : Esattamente, la mia città è piena di talenti che spesso restano menti inespresse a causa delle difficoltà di questa città . Nel mio piccolo cerco di dare spazio ai fotografi che meritano, e non sono pochi. A loro volta i fotografi stessi sono gentilissimi nel concedermi le foto che scelgo per i booklet e per l’Artwork. Se facessimo tutti lo sforzo di imparare ad osservare si eliminerebbe dall’talia tanto cattivo gusto, che oggi affolla in modo spaventoso soprattutto la TV. La qualità estetica di “Respiri” è anche e soprattutto merito del grafico che a suo tempo ci lavorà ²: Mario Rega.
Angel : L’artwork di ” The Stones of Naples ” mi porta alla mente un po’ il Naufragio della speranza di Friedrich. Una nave distrutta che nonostante la sua fragilità resta ” a galla ” . Parlaci di questa scelta . Cosa vuole esprimere la figura?
Riccardo : Si tratta della foto di un amico di infanzia (Paolo Liggeri) che ho rincontrato solo da pochi mesi, quando ho scoperto che ormai da anni nella vita fa il fotografo sono rimasto incredulo, considerando che suonavamo insieme metal all’età di 15 anni. Paolo è autore di gran parte delle foto nel booklet, penso che si tratti di scatti di altissimo livello. Il titolo dell’album ha una forte connotazione vulcanica, l’espressione “le pietre di Napoli” mi fa istintivamente venire alla mente il tufo, il piperno, pietre laviche che sono anche radici delle pi๠antiche costruzioni della mia terra. Tuttavia allo stato attuale molti vulcani sono inattivi da secoli e si sono trasformati in laghi, soprattutto nella mia terra (i Campi Flegrei) questo stato di quiete mi attrae molto e mi piaceva inserire una foto del “prima” in retrocopertina (ovvero del Vesuvio e di una colata lavica raggrumita), e del “dopo” in copertina.
Angel : Domanda introspettiva. Ti reputo come un menestrello che giostra emozioni nascoste ed antiche. Vorrei sapere quali artisti e quali opere d’arte stuzzicano la tua curiosità e riempiono d’emozione il tuo cuore.
Riccardo : Si tratta di affezioni molteplici, ma soprattutto che variano a seconda delle fasi della mia vita. Ecco le attrazioni del momento: i Templi di Paestum; le pitture di Pompei, Ercolano e Stabia; un pittore paesaggista di nome Jacob Philip Hackert; infine uno scultore bergamasco molto attivo nella mia terra, Cosimo Fanzago, si tratta di un forestiero che arriva in questa città e la sente cosà ¬ tanto al punto da creare una napoletanità che i napoletani stessi non avevano saputo interpretare, ma a cui resteranno asserviti per secoli.
Angel : Musicalmente parlando , oltre che il “gothic Napoletano” ed i Kirlian Camera ( so per certo che la tua ammirazione per loro è molto forte ) quali gruppi hanno forgiato la tua anima?
Riccardo : La tua preparazione continua a stupirmi, hehehe. Stesso discorso, per quanto riguarda i miei ascolti si va da nomi e generi diversissimi che variano da ormai 15 anni: ho iniziato ascoltando metal a pi๠non posso (Metallica, Megadeth, Morbid Angel, Moonspell e i primi Cradle of Filth), contemporaneamente ascoltavo la musica medievale (quella filologica, non quella di Orff, anche se molti la credono medievale). Da un po’ di tempo mi sto invece appassionando ad un filone che sto pian piano ripercorrendo al contrario: Anathema, Sigur Ros, Radiohead e Pinkfloyd.
Angel : Parlaci di come viene alla luce unatua canzone . Nei Lupercalia il soggetto principe era sicuramente lo strumento. Tutto veniva dopo la sua figura, In Corde Oblique lo strumento non è pi๠l’unico attore principale del tuo teatro dei sogni dal quale nasce ogni gesto ma è anche il canto che assume lo stesso valore ed i testi sembrano arrivare dopo la creazione della melodia e delle linee vocali.
Riccardo : Esattamente, sto dando sempre pi๠importanza al canto, mi sento sempre pi๠mente e meno attore. I testi hanno un’importanza pregnante, mi piacerebbe parlarne in dettaglio, ma ci vorrebbe un’intervista apposita. Posso solo dire che ogni frase ha un perchè, come in un’architettura, non c’è nulla di casuale.
Angel : Quali speranze ora fecondano la tua mente? Cosa bolle nella tua pentola magica?
Riccardo : La speranza sarebbe vivere del mio lavoro: la musica e la storia dell’arte. Purtroppo non ci riesco ancora, forse in questa fase è chiedere troppo, chissà …In pentola bollono già quattro brani nuovi di cui sono assai soddisfatto, mi sto tuttavia imponendo di darmi una “calmata” in questo senso. Ho inoltre appena inciso due parti di chitarra per il prossimo album degli Hexperos e un pezzo per l’album un amico pianista.
Angel : Ti ringrazio per la tua gentilezza per la tua sensibilità e disponibilità . Lascio l’ultima parola a te e ti ringrazio di cuore Riccardo
Riccardo : sono io che ringrazio te, sono convinto che l’Italia abbia un gran bisogno di committenti intelligenti, speriamo bene. Invito i lettori a visitare il mio sito Corde Oblique – Riccardo Prencipe official website e ringrazio infinitamente le persone che mi danno supporto e che me ne hanno dato in passato, il loro entusiasmo è per me linfa vitale.