In occasione dell’uscita del nuovo EP “Sentience“, abbiamo avuto il piacere di intervistare Layla Reyna, la geniale leader del progetto darkwave Licorice Chamber. Vediamo cosa ci racconta
Manuela: Come avete scelto il nome Licorice Chamber?
Layla: Il nome nasce durante il mio primo anno di scuola d’arte. Il compito era di creare un marchio che rappresentasse te stesso, inclusi le immagini, i colori, e l’estetica generale. L’idea era di unire due concetti opposti. La giustapposizione dei due nomi crea un effetto mistico in cui entrambe le parole si completano a vicenda.
Manuela: Cosa ti ha fatto capire che quella del musicista era la strada che avresti dovuto seguire?
Layla: Da che ho memoria, ho sempre amato cantare. Quindi quando si presentò la possibilità di far parte di una band, colsi l’occasione e non sono mai tornata indietro. Devo dire che quando iniziò il COVID e la mia altra band si sciolse, essere isolata dal mondo e non esibirmi dal vivo, mi fece realizzare quanto io ami essere sul palco.
Manuela: Quali sono le tue ispirazioni musicali e chi continua ad ispirarti?
Layla: Devo dire che sono per di più ispirata dagli altri membri della band e da altri musicisti con cui siamo andati in tour e con cui riusciamo a suonare. Stare in mezzo alle persone che hanno gli stessi obiettivi, la stessa motivazione e voglia di scrivere e fare il loro mestiere è emozionante.
Amo essere coinvolta nella scena musicale locale e internazionale.
Inoltre, i fan e gli amici che acquistano la musica e vengono ai nostri concerti hanno un forte impatto nell’ispirarmi a continuare su questa strada.
Manuela: Se poteste aprire un concerto per qualsiasi artista, chi sarebbe?
Layla: Sarebbero i Cure prima di chiunque altro. Sono sicura che sia Joe che Marc sarebbero d’accordo, anche se Marc probabilmente direbbe i Ritual Howls o persino i Virgin Prunes, nonostante le differenze stilistiche.
Joe credo sceglierebbe i Tones on Tail, e sono anche la mia seconda scelta.
Manuela: Parliamo del nuovo EP: com’è nato e cosa intendete quando dite che riguarda l’”esperienza umana”? Quali emozioni state cercando di trasmettere?
Layla: L’esperienza umana e il passare del tempo sono entrambi temi che mi intrigano. Nasciamo, viviamo preparandoci alla fine e poi moriamo. Sono interessata a come si comportano gli altri sapendo che tutto prima o poi arriva ad una fine. Perché preoccuparsene?! Penso che sia affascinante sapere cosa spinge le persone a fare quello che fanno.
All’inizio, da bambini, ci vuole un po’ per capire che la morte è la nostra destinazione finale. Comprende la nostra natura fondamentale, le nostre sfide, aspirazioni, la miriade di modi con la quale interagiamo con il mondo e l’uno con l’altro.
Queste sono le idee sulle quali mi soffermo, osservo e di cui mi piace scrivere. Forse alla base di tutto sto solo cercando di capire me stessa e la musica è la mia forma d’espressione.
Manuela: Avete dichiarato che “All I Ever Wanted” riguarda un forma di “desiderio”. A cosa stavate pensando quando l’avete scritta? Era anche il desiderio di far uscire l’EP, dato che avete detto che eravate “estremamente impazienti” di rilasciare nuova musica?
Layla: “All I Ever Wanted” riguarda sì il desiderio, riuscire finalmente ad ottenere ciò che si desidera. Una conquista di un obiettivo a lungo ricercato, una delle tante cose che ci permette di andare avanti. E’ il mio sangue vitale. Alla fine della canzone, dico, “Tutto quello che ho sempre voluto era questo”. Quando suoniamo, l’atto di esibirmi davanti ad un pubblico è “All I Ever Wanted!”
Manuela: Dopo questo tour imminente nella West Coast, quali sono i vostri programmi per il futuro?
Layla: Direi il prossimo tour ma i miei compagni di band mi prenderebbero in giro, haha. Abbiamo avuto alcuni problemi con il furgone stavolta e il caldo era letale ma abbiamo insistito e ci siamo divertiti molto. Amo viaggiare ed esibirmi una sera dopo l’altra. Andare in tour è eccitante, ma quello che voglio di più è pubblicare un album completo. Il tour è arrivato presto e non abbiamo avuto più tempo. Quindi ho deciso di far uscire le canzoni che stavamo già suonando dal vivo regionalmente in un EP. Come ho detto, amo fare concerti e per questo motivo il tempo per lavorare a del nuovo materiale è diminuito. Abbiamo in programma di finire le canzoni arretrate e pubblicare l’intero album all’inizio del prossimo anno.
Manuela: Grazie per il vostro tempo!
ENGLISH VERSION
On the occasion of the new EP “Sentience” release, we had the pleasure of interviewing Layla Reyna, the brilliant leader of the darkwave project Licorice Chamber. Let’s see what she tells us.
Manuela: How did you choose the name Licorice Chamber?
Layla: The name originates from my first year in art school. The assignment was to create a brand that represented yourself, including imagery, colors, and the overall aesthetic. The idea was to combine two opposing concepts. The juxtaposition of the two names creates an otherworldly effect where both words complement each other.
Manuela: What made you realize that being a musician was the path you had to follow?
Layla: For as long as I can remember, I have always loved singing. So when the opportunity to join a band came, I jumped at the chance and never looked back. However, I will say that when COVID hit and my other band broke up, being secluded from the world and not performing live made me realize just how much I truly love performing and being on stage.
Manuela: What are your musical influences and who keeps inspiring you?
Layla: I have to say that I most inspired by my bandmates and the other musicians who we have toured with and get to play shows with. Being around people who have the same goals, motivation and drive to write and perform their craft is exciting. I love being involved in the music scene locally and internationally. Also, the fans and friends who buy the music and come to our shows have a direct impact on inspiring me to continue down this path.
Manuela: If you could open a show for any artist, who would it be?
Layla: That would have to be The Cure first and foremost. I am certain both Joe and Marc would agree however Marc would most likely say Ritual Howls or hell even Virgin Prunes despite the difference in our music style. Joe’s pick would have to be Tones on Tail and also my second pick.
Manuela: About the new EP: how was it born and what do you mean saying it’s about the “human experience”? What feelings are you trying to express?
Layla: The human experience, the passage of time are both ideas that intrigue me. We are born, we live in preparation for the end and then we die. How do people deal knowing that everything eventually comes to end. Why bother?! I think it is fascinating, the things that drive people to do what they do. In the beginning as children, it takes a while to truly understand that death is our final destination. It encompasses our fundamental nature, our struggles, aspirations, and the myriad ways we interact with the world and each other.
Those are the ideas I ponder, observe and enjoy writing about.
Maybe at the root of it all I am just trying to understand myself and music is my expression.
Manuela: You said “All I Ever Wanted” is about “desire” What were you thinking about when you wrote it? Was it also the desire to release the EP, since you said you were “extremely eager” to release new music?
Layla: “All I Ever Wanted” is about desire and finally getting what you want. An achievement of a long sought after goal and one of the many things that keeps us going. It’s my life blood. In the conclusion of the song, I say, “All I Ever Wanted Was This”. When performing live, the act of performing on stage in front of an audience is, “All I Ever Wanted!”
Manuela: After this upcoming tour in the US West Coast, What are you looking forward to in the future?
Layla: I would say the next tour but my bandmates might scoff, ha-ha. We had a few van issues this time around and the heat was deadly but we persevered and had a blast. I love traveling and performing night after night. Touring is exciting but what I am most looking forward to is releasing a full length album. The tour came up quick and we ran out of time. So I decided to release the songs we had already been performing live regionally as an EP. Like I said I love performing and because of that time spent working on new material was cut short. We plan to finish the backlog of songs and release the a full length early next year.
Manuela: Thanks for your time!
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