[dropcap size=small]C[/dropcap]he i primi singoli lasciassero presagire un marcato cambiamento di rotta musicale per l’ex Sneaker Pimps Chris Corner, in arte IAMX, era ormai chiaro ai più, ma che il cambiamento fosse un processo di mutazione assai più vasto e marcatamente diverso da quel che si pensava, non era ancora del tutto chiaro.
L’arcano è svelato dall’uscita del sesto lavoro dal titolo di Metanoia. Per capire cosa fosse scattato nella testa dell’eclettico artista bisogna per prima cosa diffondere una notizia che non è poi di così poco conto. Un sostanziale cambiamento nella vita di Chris Corner in realtà già c’è stato: difatti il nostro eroe, dopo anni oscuri di vita berlinese si è trasferito nella più solare e lontana Los Angeles, abbandonando così l’antico continente che lo ha formato ed affermato come un artista di assoluto valore, originale e fuori dal convenzionale, per abbracciare il nuovo continente, caldo e parecchio distante dalle sonorità finora espresse ed amate dall’artista.
Che il cambio di vita abbia influito nella vita di Iamx, o meglio nella sua musica e nella sua vena artistica, in realtà non è del tutto chiaro e non è poi così scontato. Sicuramente Metanoia concede ben poco al passato e si tramuta subito in un esplicito manifesto di un processo di cambiamento in atto. Cambiamento che inizia proprio dal titolo del disco “Metanoia” che sta a significare cambiare la propria mente, una profonda trasformazione di conversione che esplora il complesso meccanismo della mente umana persa nell’oscurità che cerca costantemente la strada verso la sua salvezza.
Musicalmente parlando il disco assume sempre di più i tratti di un viaggio terapeutico, un ritratto estetico dalle melodie magnetiche. Rispetto al passato l’approccio al sound appare fin da subito diverso. Tutto si muove in modo maniacalmente ordinato attraverso linee guida semplici e dinamiche. L’elettronica si fonde alla malinconia in diverse temperature ed in diverse modalità di fusione. Se in passato la traduzione in musica delle sue emozioni era semplice da interpretare, questa volta bisogna impegnarsi parecchio di più nell’ascolto delle tracce per cavare il ragno dal buco. L’essenza del disco difatti emana sensazioni più convulse e di conseguenza meno dirette.
Se è vero che lavori che anticipavano Metanoia sembravano voler condurre Iamx verso un palcoscenico dai canoni decisamente più mainstream che di nicchia, Metanoia improvvisamente cambia le carte in gioco e riconduce l’artista dentro un limbo più intimista e quindi più impervio e meno assimilabile per chi è abituato a vivere di canzoncine.
North Star è forse l’emblema del cambiamento e della nuova forma dell’elettronica di Corner: convulsa, chiusa, impervia e pregna di una costante sensazione di estraneità. La traccia ricorda in modo molto fine le sonorità di Reznor in Fragile ma forse questo rimando risulta somigliare più ad un caso che ad un atto voluto. Aphrodisiac schiarisce invece la fotosintesi che sta per attraversare la musica di Iamx attraverso un trittico musicale di spasmi dance, inquietudini e repentini cambi di umore che rievocano le oscurità dance di Night Life. Wildest Wind dimostra invece l’altro lato del cambiamento ovvero il ritorno all’intimistico, tutto viene espresso dal suo sentire e tutto viene partorito ed abortito dalle sue emozioni in modo enigmatico e metaforico. La traccia è la traduzione pratica di ciò che è Metanoia o meglio di quello che Chris vuole esprimere con questa sua nuova uscita.
Resta comunque presente anche l’anima cabarettistica che lo ha contraddistinto finora (Oh Cruel Darkness Embrace Me , Say Hello Melancholia , Happiness), a dimostrazione di come il processo di cambiamento non abbia del tutto sepolto il suo passato artistico anzi nonostante sia abbastanza chiara la sua proiezione musicale futurista, Chris non si dimentica di strizzare l’occhio alle sonorità impolverate e retrò ed alla satira tematica sempre presente nei suoi vecchi lavori. Le liriche ed i concetti espressi anche in Metanoia sono taglienti come non mai ed affrontano temi bollenti come politica (Oh Cruel Darkness Embrace me è un chiaro attacco ai governi sulla disparità salariale dei sessi ) e la religione ( l’opener track No Maker Made Me dimostra tutta la sua insofferenza verso la religione dichiarandosi ateo ) . Look Outside invece intraprende un viaggio intimista descrivendo sensazioni e speranze che Iamx sta provando dopo essersi trasferito negli Usa.
Chris Corner si dimostra un genio della musica elettronica ed evidenzia ancora una volta tutta la sua originalità. La percezione della musica espressa finora ha forse indotto l’artista a cercare nuovi stimoli o forse a scavare meglio nei tumuli della sua stessa anima. La ricerca ha portato a un nuovo modo di tradurre le sue emozioni in musica, forse meno immediato rispetto al passato ma che lascia intravedere segnali di innovazione che fanno quasi gridare al capolavoro.