
“Diario Ermetico” è la nuova tappa del percorso di maturazione di Psycho Kinder, progetto gestito e creato da Alessandro Camilletti, che da sempre si contraddistingue all’interno del panorama musicale attuale, per la voglia di osare e di lanciare messaggi non sempre immediati e mai banali.
Questo nuovo viaggio è composto da 12 tracce, che devono essere vissute come ci suggerisce il titolo: sono pensieri, racchiusi e custoditi in un diario chiuso a chiave.
Idee nate dalla penna di Camilletti ad eccezione di “4”, che vede come autore Luca Ormelli e di “11” che rappresenta un medley di illustri pensieri che partono da Tarkovskij per giungere all’incontro tra Pasolini e Ezra Pound, passando per Bergman e Jodorowsky.
Le parole decantate da Camilletti pesano come un macigno nichilista sulla coscienza dell’essere umano e riallacciandosi allo stile ermetico che dà il titolo all’opera, possono essere interpretate in modi differenti, ogni volta che ci si pone ad ascoltarle.
Personalmente ho visto una chiara riflessione sulla condizione attuale della nostra Italia dove, persa ogni speranza, non rimane che farsi cullare dal dolce pensiero di poter esistere solamente “…nei ricordi che mi hanno ospitato”.
La musica è stata affidata all’abile sperimentatore elettronico e pianista Deca, che è riuscito nel difficile intento di amplificare il peso delle parole di Alessandro paradossalmente alleggerendo l’ascolto. Questo grazie a trame musicali sublimi che si sposano alla perfezione con i tempi dello spoken, generando un unicum di grandissimo impatto.
Diventa indispensabile sbirciare tra le pagine di questo diario, per aprire la propria mente verso orizzonti che ci affiancano da sempre, ma che non siamo sfortunatamente quasi mai in grado di percepire.