Buona prova per gli svedesi Ecstatic Mood che con questo The work of a madman confezionano un prodotto totalmente incentrato sulla melodia e sulle articolazioni armoniche. Ogni singola traccia viene espressa con deflagrante semplicità e con deliziose reiterazioni pop digitali che provengono direttamente dal malinconico mondo degli anni ottanta.
Le tessere che compongono questo mosaico denso di ricordi e di continui rifacimenti al passato, risultano essere molteplici e davvero sensazionali. Le griffate alchimie molto spesso lasciano il posto al curatissimo song-writing che evidenzia come , a differenza del passato, la band stia cercando di spostare il suo baricentro attraverso una forma-canzone molto più elaborata e molto più matura.
Alle tessere dello studio della forma-canzone e delle liriche si aggiungono quelle dai lineamenti eterei e trasognanti espressi perfettamente dalle iterazioni glitch e techno-minimale, che molto spesso si ammorbidiscono e si nascondono dietro alle suadenti voci ed alle vaporose tastiere . L’ultimo ingrediente in grado di innestare il motore musicale degli svedesi risultano essere gli arrangiamenti davvero ricchi,freschi e mai intonsi. I clichè sonori ed i campionamenti riescono a deportare ogni singola emozione in un denso erotismo musicale e nel malinconico tepore .
My Fate da il via alle danze con la sua fascinosa aurea elettronica e con i suoi ritmi robotici che sfociano in attitudini ed umori intimistici soprattutto per quel che concerne le vocalizzazioni. Hunter mantiene pressochè le stesse coordinate musicali con folgoranti derivazioni ai mostri sacri del genere come Depeche Mode e Kraftwerk. Bagliori notturni danzano malinconici nelle viscere della suadente My Friend Insanity mentre femminee leggerezze ed una artefatta sensibilità vestono la bellissima Costant Night , sicuramente una delle migliori tracce del disco. Il resto del cd è un continuo e strabiliante viaggio attraverso atmosfere primordiali che si sciolgono in notturni battiti colmi di quieta solitudine dipinte a fuoco da crepuscolari synth.
In questo The work of a madman sono presenti anche miscele dance di ultima generazione che assecondano le velleità sonore della culture-club. Il disco innerva grandi classici e deliziosi rifacimenti come quelli sempre presenti dei Depeche ma anche quelli in costante bilico tra desolazione e malinconia espressi dagli OMD. Un lavoro che sicuramente non presenta particolari innovazioni musicali ma che si lascia ascoltare e vivere con una semplicità a tratti disarmante . Gli Ecstatics Mood , con questo platter, dimostrano che il genere sul quale tessono la loro malinconia non è affatto esausto ma , usando immaginazione e purezza , puಠancora risultare creativo ed assolutamente delizioso.
Ecstatic Mood – The work of a madman