Siegfried – CementoAcciaio
Lo stile che propongono è un Neo Folk a tratti marziale, imperiale, magniloquente (si senta l’incipit di Fronte Occidentale o anche l’intonazione delle vocals maschili, per esempio in Inquietudine) unito a contaminazioni liquide Dark Wave (Ribolle il sangue, I Duellanti) e cantautoriali (Un Gentile, che appare alquanto rilassata). In Florilegio compare anche una cristallina voce femminile, oltre alla voce profonda e calda maschile, molto recitativa e teatrale; questa idea di alternare voce maschile e femminile potrebbe piacere a chi già apprezza i Lia Fail. Sostenuta e screziata di effettistica la notevole Il Potere dei Segni, dalla tessitura quasi Gothic Rock, scelta come singolo promozionale. Appunti sul Volo è decisamente eclettica, quasi sperimentale, forse troppo “fuori” dagli schemi. CementoAcciaio è muscolare e serrata, dall’attitudine scattante. Notevoli le parti “organistiche” in L’Ora Scarlatta.
La lettura di Isola Felice si avvale della voce e delle chitarre di Dario Parisini (Disciplinatha). è una song tutta spoken word, con sottofondo di frequenze minimale sullo stile dei Legendary Pink Dots/Current 93. Chiude il cd Tramonti d’Emilia, ballata Neo Folk triste e malinconica.
Notevole anche la parte concettuale delle Lyrics, per esempio in Ribolle il sangue, I Duellanti o Dragone Scelto (fantastico il riff “caliente e spagnoleggiante”!), dai temi storici/narrativi. Riporto qualche frase: Florilegio “affondare le fauci nel sangue fratello/che poi pentirsi sulla bara non libera il cuore da amaro fardello/tu sei alito ghiacciato/algida belva dal sangue impazzito/ irresistibile dono del fato/ il mio magnifico segreto” o il Potere dei Segni: “Sento che nel ventre/dei figli del rapace/non digerisce a lungo/il gusto sciapo della pace e allora si fa forte/allora il canto della lama che diede il suo tributo/ e nuovo sangue chiama… Voglio esultare al Potere dei Segni sono di nuovo latore del fuoco/il naturale prodotto del Verbo/primo e legittimo erede del ferro.”