L’opener Elyria introduce l’arcano e il misterico (reso anche dalla copertina) reso da questo cd. La musica del Duo fluttua liberamente tra parti più notturne e “deadcandanciane” ( la stessa title track o All lovers lost) virate quindi su ritmi “Ethno Dark” anche se ancestrali, a parti più ariose e “liquidamente ottantiane” ( Spark, con accenni ai Mephisto Walz), il tutto sempre sotto la direttiva di strutture evanescenti ed impalpabili, eteree.
La voce di Monica, leggermente nasale a tratti, predilige un approccio recitato ( vedasi la shakesperiana e onirica Iago’s demise) ma non tragico; cerca piuttosto di “mesmerizzare” l’ascoltatore tessendo tonalità trance/sciamaniche (accompagnate da controcanti maschili come in All lovers lost), calate in contesti quasi medioevali ( Vervain) o dipinti a tinte “celtiche” ( The Unquiet grave).
In Caesura e When to her lute Corinna sings ( un testo di Thomas Campion, del ‘600, che Monica recita con discreta bravura) compaiono elementi allucinatori e discrepanti, molto alla Virgin Prunes, così come in The trauma coil ( il pezzo più oscuro del cd) è la voce maschile a prendere le redini su un ossessivo ritmo bauhausiano-tribale, presente anche in Mercyground, addolcito dal basso dolente e dalle female vocals.
In conclusione, un cd con spunti interessanti, e con una buona rilettura di suoni “medievali-fantasy”.
Consigliato.
Lunaria
Medieval
0000
Faith and the muse