Analoghi ai Dargaard, abbiamo i Die Verbannten Kinder Evas.
In Darkness Let Me Dwell è una lunga marcia funebre, arcana, densa di sacralità: si respira continuamente un senso di eroica accettazione del Dolore e della Tenebra.
Le sfumature medioevaleggianti sono sempre in primo piano, virate su mesti e lugubri litanie: l’intro per esempio, e atmosfere che spesso rimandono a Danze Macabre come in Tease Sorrow Now, una song che ripropone con perizia lo spirito dei Dead Can Dance;
Del resto la magniloquenza del suono neoclassico è sempre pomposa e dall’incedere greve e cupo:
Brief Even as Bright, per esempio, che ricorda veramente moltissimo le marce funebri di Sopor Aeternus (ma i DVKE evitano le derive orrorifiche o macabre tipiche invece di Anna Varney) così come la title track o Shall I Strive? (altra song che ricorda moltissimo i Dead Can Dance di Spleen and Ideal, di track come De Profundis o Ascension ), venate da un pesante velo luttuoso.
Vero e proprio gioiello è On a Faded Violet, una delle track più belle del cd; personalmente la ritengo anche una delle migliori canzoni dell’intero genere.
In Over past il nome a cui li assocerei è quello degli Stoa; qui la sinfonia acquista arosità e si tinge di riverberi barocchi quasi da opera: il suono dei DVKE è sempre sofisticato e rispetto ai Dargaard, i DVKE si differenziano per una voce femminile altamente lirica, e vocals maschili sempre “clean” e declamatorie (From Silent Night,per esempio).
Soprattutto alla voce femminile viene affidato il compito di portare barlumi di luce e speranza, in vocalizzi eterei, come un angelo che ascende progressivamente verso la Luce, o si accompagna con compostezza al controcanto maschile.
Arise from Dreams of Thee è venata da un profondo organo liturgico: è una sinfonia veramente perfetta per annunciare la fine del mondo.
Un cd che vale la pena ri-ascoltare, sebbene sia uscito parecchi anni fa: i Die Verbannten Kinder Evas hanno dato vita a nove sinfonie di grande bellezza cimiteriale per un epifania dolorosa e mesta dell’Anima.
“Dice; e più triste si rinnova il pianto; più stridula, più gelida, più scura scroscia la pioggia dentro il camposanto” (Giovanni Pascoli)
1999
Die Verbannten Kinder Evas