Dopo il successo planetario riscosso con l’omonimo debut album soft moon , il progetto di Luis Vasquez torna con un mini cd che non fa altro che evidenziare che non si sia trattato solo di un caso. Quattro tracce colme di liquido nero , ipnotiche e maledette al punto giusto. Quindici minuti di delirio assoluto complice anche una marcata bravura nel gestire suoni catartici di una darkwave che brilla di luce propria.
A colpire parecchio sono ancora una volta i giri di basso , secchi potenti e corposi iniettati da una grintosa vena psichedelica che sottolinea l’anima oscura dei Soft Moon. Minimizzate e nascoste nella nebbia musicale prodotta dalle vaporose tastiere sono ancora le vocals , rinchiuse in un mondo lontano dallo strato musicale ma che grazie ad una effettistica rasente il magistrale risultano essere parte integrante del dischetto .
Da segnalare Alive dove basso e batteria riempiono spazi ben definiti nei quali le tastiere dipingono intarsi di pregevole fattura e Total Decay anima musicale errante nel tempo che porta con se riverberi e passioni appartenute ai Cure , quelli più oscuri e sofferti ,per intenderci quelli di Faith e di Pornography o alle cavernose e distanti atmosfere dei Suicide .
Per certi versi assonanze e destini sonori uniscono i Cure di quel periodo ai Soft Moon complice soprattutto ad una claustrofobica atmosfera resa quasi irrespirabile da un sound compatto , mai fuori le righe senza alcuna sbavatura. Un aperitivo davvero apprezzabile in attesa del secondo full lenght di un progetto che sta per cambiare le sorti di un genere incatenato sempre di più nelle cubiche stanze d’ombra del reale.
Angel
Darkwave
2011
Soft Moon