Il libro ricostruisce i più clamorosi casi di censura televisiva tra gli anni 2001 e 2004, tutte le notizie occultate, le censure ai TG e le menzogne raccontate agli italiani. Documenti inediti e interviste ai protagonisti permettono di tratteggiare il quadro dell’informazione giornalistica in Italia a partire dall’occupazione della RAI da parte degli uomini Mediaset. In tre anni il governo Berlusconi ha desertificato la tv e assassinato la libera informazione. Neanche gli indici di ascolto sono graditi, anzi diventano una colpa. Ai tempi della lottizzazione c’era spazio per Montanelli, Biagi, Santoro, Vespa, Fo, Grillo, Feltri, Ferrara, Lerner, Minoli, Luttazzi, Massimo Fini, Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, Enrico Deaglio e tanti altri. Un viaggio nelle verità taciute, storie grottesche, tragicomiche, incredibili e vergognose di un regime mediatico che condanna i cittadini a non sapere e a non pensare.
« Oggi, per instaurare un regime, non c’è più bisogno di una marcia su Roma né di un incendio del Reichstag, né di un golpe sul palazzo d’Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione.»
Indro Montanelli, giornalista
« Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass media.»
Licio Gelli, fondatore della loggia massonica P2, loggia segreta nata con l’intento di sovvertire l’assetto socio-politico-istituzionale italiano