I Cranes sono un gruppo musicale inglese di Portsmouth, formati verso la metà degli anni ’80: prendono il nome dalle gru (in inglese “crane”) che si trovano nei moli del porto di Portsmouth.
Nel 1992 parteciparono ad un tour insieme ai Cure; nacque una colaborazione con Robert Smith con dei remix di alcuni brani dei Cranes, tra cui “Jewel”(una delle hit dei Cranes).
Il loro capolavoro è il bellissimo “Wings of joy” (1991) con canzoni da brivido, malinconiche, con la voce infantile e inquietante di Alison Shaw, una fragile ed eterea ragazza (finalmente una dark singer non stereotipata e non strabordante in un corsetto di pvc!) che attaverso il suo timbro vocale narra nenie piene di tristezza e dolore.I rimandi spettrali echeggiano insistentemente nelle note del gruppo.
Alcuni detrattori sostengono che la voce di Alison sia troppo monocorde e petulante…non sono d’accordo; forse a un primo ascolto risulta anomala -almeno secondo gli standard del genere- ma se ci soffrema su di essa si può avvertire come la sua voce sia funzionale al sound dei Cranes, anzi attualmente è forse una delle dark singer immediatamente riconoscibili e personali ( non me ne vogliano gli amanti delle heavenly voices liricheggianti, bravissime sì, ma parecchio interscambiabili tra loro….)
Nel 2001 pubblicano “Future songs”, dalle atmosfere liquide e piovose, sempre venate di tristezza e spleen esistenziale, vera essenza del Cranes sound.
Scopriteli.Ascoltateli.Amateli. E Piangete sulle loro songs cariche di lacrime sonore….