I My Dying Bride (in italiano: la mia sposa morente) sono un gruppo musicale britannico Death doom metal/Gothic metal.
Si sono formati nel 1990 nello Yorkshire dell’ovest. La loro musica si caratterizza per i testi romantici e sensuali, e per un’attenzione ossessiva verso le sonorità d’atmosfera. Le prime demo richiamavano le sonorità del death metal tradizionale, anche se con ritmiche più lente.
Sono inoltre annoverati nel “Trittico” del Death doom metal (in quanto band formatrice del genere) assieme ai Paradise Lost e agli Anathema. Il sito IGN.com li ha inclusi nella Top 10 dei gruppi doom metal.
I My Dying Bride si formarono nell’estate del 1990 e, dopo solo sei mesi dalla formazione, registrarono il loro primo demo Towards the Sinister al quale seguirono altri due demo: God Is Alone e Symphonaire Infernus Et Spera Empyrium.
Nel 1992 pubblicarono il loro album d’esordio As the Flower Withers il quale vide l’aggiunta di violini e tastiere nel sound della band.
Il successivo album Turn Loose the Swans uscito nel 1993, proseguì con questo particolare mix di suoni utilizzando, in particolare, sia il “cantato” pulito che quello growl. Quest’album, anche grazie all’entrata nella line up del tastierista/violinista Martin Powell, fece focalizzare l’attenzione di critica e pubblico sulla band.
La consacrazione però fu raggiunta con l’album successivo. Nel 1995 uscì The Angel and the Dark River album il quale a detta di molti, insieme a Turn Loose the Swans è il vero capolavoro della band. The Angel and the Dark River, a differenza dei precedenti, presenta un sound meno death e più malinconico, triste e Romantico.
Nel 1996 uscì Like Gods of the Sun album che stilisticamente rappresenta la prosecuzione di The Angel And The Dark River; ma che non riuscì a conquistare il consenso del pubblico (eccetto per la straordinaria canzone For My Fallen Angel).
Da questo momento il gruppo entrò in una fase di stallo e nel 1998, pubblicò l’album 34.788%…Complete, altamente sperimentale, il quale viene considerato da alcuni una deviazione in quanto, musicalmente e stilisticamente, molto diverso dalle altre composizioni della band.
Nel 1999 però, successivamente all’allontanamento di Martin Powell, la band pubblicò il suo sesto album The Light at the End of the World il quale rappresentò un ritorno allo stile iniziale. L’album, pur non presentando significative evoluzioni stilistiche ebbe un buon successo. I My Dying Bride uscirono solo successivamente da questa fase di stallo in cui produssero solo due album: Meisterwerk 1 e Meisterwerk 2, entrambi rappresentanti una sorta di best of e compilation.
Nel 2001 però, i My Dying Bride riuscirono a riconquistare il pieno consenso di pubblico e critica, con l’album The Dreadful Hours, più innovativo di The Light at the End of the World. Nonostante racchiuda tutti gli elementi chiave del loro sound, quest’album è più dark dei precedenti e si riallaccia alle sonorità presentate in Turn Loose The Swans.
Nel 2003 uscì il live The Voice of the Wretched e, nel 2004, pubblicarono l’ottavo album Songs of Darkness, Words of Light, il quale mostrò la volontà del gruppo di continuare a sviluppare e raffinare la loro musica, orientandosi anche verso sonorità ancor più tetre, mantenendo però lo stile inconfondibile della band.
Inoltre, un grande aumento del numero di performance live, fece crescere la loro popolarità.
Nel 2004, la casa discografica Peaceville Records rilasciò nuovamente l’intero catalogo dei My Dying Bride, assieme a rare bonus track (demo, remix e live) per ogni album; e nel maggio del 2005, la band produsse il best of The Anti-Diluvian Chronicles formato da un set di tre CD per un totale di 30 canzoni